[openSUSE 12.3] Installata, prime impressioni

Salve a Tutti,
è un po’ che non mi faccio vivo, prevalentemente a causa di impegni di carattere universitario. Con il mini ponte-vacanza della scorsa settimana mi sono messo ad aggiornare openSUSE con una installazione fresca fresca da zero e volevo condividere qualche impressione a distanza di alcuni giorni di utilizzo. Questa volta ho optato per la versione live da un giga per pennette USB, incredibilmente reattiva e veloce, installata in una quindicina di minuti circa. Seppure avessi inizialmente una certa curiosità di provare GNOME 3, che non ho mai avuto modo di utilizzare (non per pregiudizi eh, ma solo per mancanza di tempo e pigrizia 😀 ), ho installato KDE4 come desktop principale (visti gli artwork in fase di sviluppo) e il mio amato Fluxbox (XD) come appoggio.

Dopo l’installazione, tramite YaST ho aggiornato tutto e aggiunto un po’ di software utile e al momento sto provando LibreOffice 3.6 con alcuni documenti che, scritti con la 3.5 su openSUSE 12.2, si sono rivelati particolarmente problematici per la precedente versione (tante, ma manco troppe, formule che evidentemente la suite aveva problemi a gestire correttamente, facendola rallentare e laggare paurosamente… cosa che con AOO non accade…). Steam, invece, è già all’opera scaricando Serious Sam 3, Counter Strike Source e Day of Defeat Source, in attesa che parta la beta pubblica di Left 4 Dead 2.

Partendo dalla fase di boot il sistema è molto veloce e le transizioni di Plymouth permettono di arrivare al desktop senza passare per fasi testuali. Il nuovo look di KDE mi piace davvero molto e, almeno per quello che mi riguarda, non sforza la vista. Si vede, inoltre, una certa rifinitura rispetto alla versione presente su openSUSE 12.2 sia in termini di fluidità che di velocità. In generale è una versione veramente ottima di openSUSE, alcune critiche costruttive però vanno mosse lo stesso:

  • L’installazione tramite YaST risulta ancora un tantino complicata per gli utenti inesperti, soprattutto la parte di partizionamento, niente di esageratamente complicato per chi già sa installare altri sistemi operativi, ma la presenza di molte opzioni avanzate può portare confusione negli utenti alle prime armi che magari vogliono configurare solo un dual-boot con Windows – ma questo è un “problema” che c’e’ da un po’ e non riguarda solo questa versione (a breve seguirà una segnalazione su openFATE al riguardo);
  • Ho trovato un paio di stringhe, per es. in Apper durante gli aggiornamenti, che non sono tradotte. Niente di trascendente, verrà sicuramente risolto tramite gli aggiornamenti.
  • Non per creare polemiche ma se da un lato il passaggio a Systemd ha portato sicuramente migliorie prestazionali (tempi di avvio ridotti grazie alla parallelizzazione), dall’altro non mi piace affatto che Red Hat possa avere tutta questa influenza sul mio Geeko, che nel settore enterprise ci rivaleggia… :/

Queste sono le mie considerazioni su openSUSE 12.3 da appena qualche giorno di utilizzo dopo l’aggiornamento dalla 12.2. In generale la consiglio a tutti gli utenti desktop che hanno bisogno di un sistema rapido, performante e user-friendly con la nota però di fare bene attenzione in fase di installazione a cosa si tocca delle partizioni (ma questo avviso vale un po’ per qualsiasi sistema operativo…), includo quindi, oltre agli utenti comuni, anche i videogiocatori che, per es., appoggiano la scelta di Valve di supportare lo sviluppo di videogame su Linux (sempre più titoli vengono portati sebbene Steam sia ancora solo in beta) e gli sviluppatori che hanno bisogno di strumenti di sviluppo a portata di pochi click. Detto ciò un saluto a tutti quanti, vi lascio ad uno screenshot.

hawake

openSUSE 12.3 - KDE4 con qualche plasmoide
openSUSE 12.3 – KDE4 con qualche plasmoide